Antonio Pacinotti dipinto da Balla, in esposizione a Palazzo Blu con le macchine del Museo degli Strumenti di Fisica

Museo degli Strumenti di Fisica 10 Gennaio 2020 - 9 Febbraio 2020

Palazzo Blu

Venerdì 10 gennaio 2020, ore 11:30

Sarà presentato il ritratto di Antonio Pacinotti (Pisa, 17 giugno 1841 – Pisa, 25 marzo 1912) dipinto da Giacomo Balla (Torino, 18 luglio 1871, Roma, 1 marzo 1958), quadro conservato alla Scuola di Ingegneria dell’Università di Pisa, dedicato allo scienziato e professore pisano, inventore della dinamo e del motore elettrico in corrente continua.

Si tratta della riproduzione pittorica di una foto del 1911, pubblicata in occasione del settantesimo compleanno di Pacinotti, realizzata nella seconda metà degli anni Trenta, quando il pittore aveva concluso le proprie sperimentazioni futuriste. Pacinotti è rappresentato con i suoi strumenti nel Gabinetto di Fisica Tecnologica (da lui diretto dal 1881 al 1912) che si trovava in via Santa Maria 14.

Accanto al quadro sono state disposti i seguenti due prototipi delle macchine di Pacinotti, che appaiono nel quadro sulla destra e dietro a Pacinotti. I prototipi sono stati prestati dal Museo degli Strumenti di Fisica del Sistema Museale di Ateneo, grazie all’interessamento del Direttore Sergio Giudici e del Dottor Claudio Luperini.

Macchina a Gomitolo (1873)

Questa macchina elettromagnetica fu presentata nel Volume XII del Nuovo Cimento del 1874. Pacinotti iniziò a costruire la macchina nel 1873 presso la Villa di famiglia a Caloria (Pistoia) per poi concluderla a Cagliari dove era professore di Fisica Sperimentale all’Università. Questa macchina era detta “a gomitolo” in quanto presentava una nuova calamita trasversale consistente in un filo conduttore (di spessore 0.5 mm, lungo circa 100m e ricoperto di seta) avvolto attorno ad un cilindro di ferro pieno in maniera simile ad un gomitolo di lana. Secondo Pacinotti questa macchina, nonostante le sue piccole dimensioni, avrebbe potuto produrre una discreta quantità di corrente. Questa macchina partecipò alle esposizioni di Parigi del 1881 e del 1900 e a quelle di Torino del 1884 e 1898.

 

Macchina ad Anello (1902)

Si tratta di una delle due macchine ad anello, simili alla macchinetta, che Pacinotti fece costruire intorno al 1902 nel Gabinetto di Fisica Tecnologica di Pisa; soltanto alcuni perfezionamenti tecnici la distinguono dall’originale in cui Pacinotti fin dal 1860, con l’impiego della sua “calamita trasversale”, aveva risolto i problemi delle macchine dinamo elettriche dell’epoca, infatti la macchinetta rappresentava la prima macchina in grado di generare, economicamente e con elevato rendimento, corrente continua a tensioni di gran lunga superiori a quelle sino allora ottenute.

 

 

Il quadro e i due strumenti saranno visibili al pubblico gratuitamente a partire dall’11 gennaio, fino alla conclusione della mostra sul Futurismo, il 9 febbraio, di cui Balla è stato uno dei principali esponenti.

Alla presentazione interverranno:

  • Cosimo Bracci Torsi, Presidente della Fondazione Palazzo Blu
  • Paolo Mancarella, Magnifico Rettore dell’Università di Pisa
  • Andrea Muzzi, Direttore Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per la provincia di Pisa e Livorno
  • Chiara Bodei, Presidente del Sistema Museale di Ateneo
  • Elena Gigli, Responsabile archivio Gigli per l’opera di Giacomo Balla.

 

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